Spesso si confonde il concetto di performance con il risultato finale, con la vittoria.
Si pensa all’alta prestazione come al risultato raggiungibile solo grazie ad un grande talento, o il grande sacrificio. Oppure si associa l’alta prestazione all’immagine dell’atleta olimpico, al pilota di Formula 1, al manager di successo o chiunque compia imprese epiche. In realtà ognuno può arrivare all’alta prestazione nello specifico campo in cui sceglie di allenarsi.
Il risultato è la naturale conseguenza di processo e prestazione.
La prestazione è:
✓ un processo o un’azione che noi mettiamo in campo per migliorare ciò che facciamo,
✓ è un processo di crescita protratto nel tempo,
✓ è ciò che ogni atleta o professionista di qualsiasi settore svolge con metodo, durante la propria attività alla ricerca del massimo risultato possibile in uno stato di benessere psicofisico.
Ed è ciò che dico sempre ai miei coachee: “La cosa importante è aver messo in campo, al massimo delle nostre possibilità, quello che avevamo in saccoccia quel giorno”.
La mia specialità è lavorare sulle pressioni e sulla ricerca della massima prestazione, ma in condizione di ottimale benessere mentale. Per questo mi piace definirmi anche un facilitatore di benessere.
Quando una persona sta bene, ed è centrata è in grado di ottenere il suo massimo potenziale. Per raggiungere tale risultato mi occupo sia della parte conscia, sia della parte inconscia, mixando: accoglienza, duro lavoro e divertimento.