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Sei squilibrato?

Settembre è quel mese che, per molti, rappresenta il periodo più difficile dell’anno. Segna l’inizio di un nuovo ciclo, ma non sempre in modo positivo. Per alcuni è il mese più impegnativo e soffocante dell’anno, molto più di gennaio. Molti soffrono della Saudade da rientro. (malinconia per qualcosa che si è perso ma rivive nel ricordo) A questo si aggiunge il carico di lavoro, che ti trascina come un fiume in piena e poi, impegni e nuovi obiettivi professionali – personali che ci diamo in maniera bulimica. Si, siamo squilibrati, nel senso che, in questo periodo dell’anno manchiamo particolarmente di sano equilibrio.

Immagina la scena: rientri dalle vacanze, ancora con il dito caldo su Instagram per i post delle foto degli aperitivi e dei tramonti, il profumo del mare o dell’aria frizzante della montagna nel cuore e nella mente e, improvvisamente, ti ritrovi sommerso da scadenze, obiettivi, budget da rispettare, riunioni programmate, decisioni da prendere. La tua casella e-mail sembra essersi ingrossata come un pallone pronto a scoppiare e ogni giorno hai una lista infinita di “to-do” da spuntare, lunga come la Divina Commedia. La tua vita personale poi, non è da meno. L’inizio della scuola dei figli, uno tsunami per le mamme (e i papà) che lavorano. I mille incastri tra lavoro e famiglia diventano una sfida olimpica: preparare gli zaini, portare e riprendere i bambini (scuola e sport), partecipare a riunioni scolastiche, aiutare con i compiti e seguire la chat delle “mamme minchia”. E magari nel frattempo stai cercando di inserire nella tua già congestionata agenda un corso di inglese, di ballo o l’iscrizione in palestra, per poi provare il famigerato senso di colpa quando non riesci a metterci piede neanche una volta.

La verità è che settembre ci proietta, inconsciamente, verso la fine dell’anno. Ci mette davanti ad una corsa contro il tempo per raggiungere tutti quei traguardi che ci eravamo prefissati a inizio anno e che ora il tempo ci scandisce day by day. Il mantra diventa “ho un casino di roba da fare, devo darmi da fare”, ed è proprio lì che inizia la spirale dello stress. Siamo proprio squilibrati, diciamocelo. Non perché siamo incapaci, ma perché chiediamo troppo a noi stessi. È come se settembre ci imponesse di correre una maratona, ma abbiamo il fiato corto, le gambe pesanti e ci malediciamo per essere partiti.

Allora, come possiamo sopravvivere a questo settembre senza essere travolti dall’onda di impegni? E soprattutto, come possiamo ritrovare un sano equilibrio tra lavoro, doveri e necessità personali? Ecco qualche riflessione e suggerimento.

Smetti di essere bulimico di obiettivi

Il primo passo è fare pace con il fatto che non puoi fare tutto. È facile cadere nella trappola del “devo fare anche questo”, soprattutto a settembre, quando l’energia delle vacanze ti spinge a pensare che puoi gestire tutto con facilità. Ma la realtà è che la giornata ha solo 24 ore, e una parte di esse dovresti dedicarla al riposo e a te stesso. Quindi, fai una lista degli impegni realmente importanti, quelli che fanno la differenza. E impara a dire di no al superfluo. Se domani avessi dieci impegni, ma fossi costretto a sceglierne solo tre, quali sarebbero?

Ritrova il piacere della routine

Anche se la routine a volte può sembrare opprimente, può in realtà essere un’alleata. Organizzare le tue giornate e le tue settimane, in modo strutturato ti permette di avere maggiore controllo sulle cose da fare e, sorprendentemente, ti dà anche più libertà. Quando hai chiaro in mente cosa fare e quando farlo, sei meno soggetto al caos. Prepara in anticipo il calendario settimanale e stabilisci delle priorità che tengano conto non solo del lavoro, ma anche dei tuoi bisogni personali.

Non dimenticare il riposo

Se c’è una cosa che trascuriamo quando siamo in modalità settembre, è il riposo. Ci sembra di non avere il tempo, ma questo è un grosso errore. Non devi pensare al riposo come a un lusso, ma come a una necessità fisiologica e mentale. Le pause ti permettono di ricaricare le batterie e di essere più efficiente quando torni al lavoro. Inserisci nel tuo calendario anche momenti di relax, passeggiate all’aria aperta o attività che ti piacciono. Lavora sull’efficacia e non solo sulla tua presunta efficienza.

Se non riesci a togliertele, almeno ridimensiona le aspettative

Siamo i nostri peggiori critici. A settembre, molte persone tendono a sovraccaricarsi di aspettative, sia sul lavoro che nella vita personale. È normale voler dare il massimo, ma spesso ciò che ci porta allo stress è un perfezionismo irrealistico. Va bene fare le cose bene, ma non possono essere perfette. Impara a dire “basta così” e ad accettare che in alcuni casi “fare bene” è davvero abbastanza. Se poi continui a dire che non è mai abbastanza anche riguardo a te stesso, hai bisogno di aiuto.

Chiedi aiuto e delega

Un’altra lezione fondamentale che molti di noi imparano tardi nella vita è che chiedere aiuto non è un segno di debolezza. Delegare alcune attività o condividere il carico con colleghi, amici o familiari è una strategia vincente per affrontare settembre con meno pressione. Se ti senti travolto dal lavoro, o dagli impegni familiari, parla.  Con chi lo saprai tu, ma fallo.

Settembre può sembrare una montagna da scalare, ma con un po’ di pianificazione, la capacità di ridimensionare le aspettative e l’attenzione ai propri bisogni, è possibile. Sii coinvolto efficacemente, senza farti coinvolgere. Non lasciarti travolgere dalla pressione: trova il tuo ritmo, ascolta il tuo corpo e la tua mente, e ricorda che l’equilibrio è la chiave per affrontare anche i periodi più intensi con serenità.

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Sono un High Performance Coach: alleno atleti professionisti, sportivi, manager e imprenditori che desiderano elevare il proprio livello di performance, migliorando lo stato di benessere. La mia specializzazione è lavorare su stress e pressione. Da atleta, analista finanziario, imprenditore ho sperimentato la stretta relazione tra pressione e performance. Saper gestire lo stress e la pressione è fondamentale per ottenere la massima prestazione sia in campo sportivo, sia nelle attività professionali.

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