Le Euristiche: cosa sono, come funzionano e le più comuni
Quando ho iniziato a scrivere questo blog è stato un tuffo nel passato e mi sono sentito riportare a “Vaffanbanka! e a “Mutande di ghisa” che ho scritto con Marco Fratini, nel paleozoico. Parto da un concetto di utilità, prima di addentrarmi pericolosamente in un argomento tecnico, utile e da conoscere e auspico che abbiate forza e volontà per leggerlo fino in fondo. Le euristiche sono una parte naturale del nostro processo decisionale. Essere consapevoli della loro esistenza e utilizzare strategie per mitigare il loro impatto può migliorare significativamente la qualità delle nostre decisioni e della nostra vita. Educazione continua, pensiero critico, diversificazione delle fonti di informazione, gestione dello stress, feedback esterno e l’uso di strumenti decisionali sono tutte tecniche efficaci per ridurre l’influenza delle euristiche e promuovere scelte più razionali e ponderate. Le euristiche sono scorciatoie mentali che il nostro cervello utilizza per risolvere problemi e prendere decisioni rapidamente e con il minimo sforzo cognitivo. Non hanno nulla a che fare con la religione, non confondetela con l’eucarestia, perché non ci portano dritti in Paradiso, ma sono processi automatici generalmente utili perché ci permettono di navigare nel mondo complesso in cui viviamo senza dover analizzare ogni singola informazione che elaboriamo. Infatti, le generalizzazioni della nostra mente ci aiutano a semplificare la vita di tutti i giorni e sono dei veri e propri automatismi cognitivi. Siamo inconsapevolmente capaci di fare e di riconoscere cosa fare in determinate situazioni, andare in bicicletta, sapere che il forno scotta e come di apre la maniglia di una porta per fare degli esempi molto semplici. Non abbiamo bisogno di dare istruzioni precise al nostro cervello, tuttavia, le euristiche possono anche portare a comportamenti disfunzionali.
Ma cosa Sono le Euristiche?
Le euristiche sono strategie cognitive che ci permettono di prendere decisioni rapide basate su informazioni limitate. Sono regole empiriche che non garantiscono sempre una soluzione ottimale, ma che sono sufficientemente buone nella maggior parte dei casi. Questi processi sono fondamentali per la nostra sopravvivenza, in quanto ci permettono di reagire prontamente a situazioni di pericolo o di prendere decisioni quotidiane senza un eccessivo dispendio di energie mentali.
Come Funzionano le Euristiche?
Le euristiche funzionano attraverso la semplificazione delle informazioni e la riduzione della complessità decisionale. Quando ci troviamo di fronte a un problema o a una scelta, il nostro cervello utilizza queste scorciatoie per giungere a una soluzione rapida. Le euristiche si basano su una serie di regole apprese dall’esperienza, che vengono applicate automaticamente senza una riflessione razionale conscia.
Le Euristiche Più Comuni
Esistono diverse euristiche che il nostro cervello utilizza frequentemente. Ecco alcune delle più comuni:
Euristica della Rappresentatività: Questa euristica ci porta a giudicare la probabilità di un evento basandoci su quanto esso sia rappresentativo di una categoria o di un prototipo. Ad esempio, se vediamo una persona vestita con un camice bianco, possiamo facilmente concludere che sia un medico, anche se potrebbe non esserlo. E’ brutto da dire ma per il nostro cervello l’abito fa il monaco, fatevene una ragione e starete più attenti. Anche il test con le etichette del vino è un ottimo esempio ma questo me lo tengo per un prossimo podcast.
Euristica della Disponibilità: La tendenza a valutare la probabilità di un evento basandoci sulla facilità con cui esempi rilevanti vengono in mente. Ad esempio, se abbiamo sentito parlare recentemente di un incidente aereo, potremmo sovrastimare la probabilità di un incidente simile, anche se le statistiche mostrano che volare è relativamente sicuro.
Euristica dell’Ancoraggio e Aggiustamento: Questo processo consiste nel fare troppo affidamento sulla prima informazione ricevuta (l’ancora) e aggiustare il giudizio successivo partendo da quell’informazione. Ad esempio, se ci viene detto che un certo oggetto costa 100 euro, tenderemo a basare le nostre aspettative di prezzo su quella cifra, anche se il valore reale potrebbe essere molto diverso. Questo elemento di conoscenza potrebbe esservi molto utile quando dovete definire un prezzo in una trattativa commerciale. Ricordatevelo.
Euristica dell’Affetto: La tendenza a prendere decisioni basate su emozioni immediate piuttosto che su un’analisi razionale. Ad esempio, potremmo scegliere di non investire in un’azienda solo perché abbiamo un sentimento negativo nei confronti del suo CEO, indipendentemente dalla performance dell’azienda stessa, oppure come fece quella signora che scelse di investire su un titolo azionario che le piaceva tanto perché aveva lo stesso nome del suo cavallo.
Euristica della Simulazione: La tendenza a giudicare la probabilità di un evento basandoci su quanto facilmente possiamo immaginare o simulare mentalmente quell’evento. Ad esempio, possiamo giudicare più probabile la vittoria di una squadra se riusciamo a immaginare vividamente una sequenza di giocate che la portano alla vittoria.
Euristica della Familiarità: La tendenza a preferire ciò che è familiare o noto. Ad esempio, potremmo scegliere di mangiare in un ristorante che conosciamo bene piuttosto che provarne uno nuovo, anche se il nuovo ristorante potrebbe offrire un’esperienza migliore.
Euristica della prova sociale: La tendenza a conformarsi al comportamento degli altri, soprattutto in situazioni di incertezza. Ad esempio, potremmo scegliere un prodotto con molte recensioni positive piuttosto che uno con poche recensioni, indipendentemente dalla qualità delle recensioni stesse e senza sapere se quelle recensioni sono buone o meno. Vi capita mai di scegliere un ristorante solo perché è pieno di gente e ci entrate convinti che mangerete bene senza ombra di dubbio?
Euristica del Costo Irrecuperabile: La tendenza a continuare a investire in una decisione o progetto in cui sono già stati investiti significativi risorse (tempo, denaro, sforzo), anche quando sarebbe più razionale abbandonare. L’esagerazione la toccate ad esempio quando continuate a guardare un film noioso, al cinema, solo perché avete già pagato il biglietto.
Perché Le Euristiche Possono Essere Pericolose?
Ecco alcune delle ragioni per cui possono essere pericolose:
Decisioni Irragionevoli: Le euristiche possono portare a decisioni basate su informazioni incomplete o errate. Ad esempio, l’euristica dell’ancoraggio può farci sopravvalutare il valore di un prodotto basandoci su un prezzo iniziale troppo alto.
Stereotipi e Pregiudizi: L’euristica della rappresentatività può rafforzare stereotipi e pregiudizi, portandoci a giudicare le persone in modo superficiale e ingiusto. Questo può influire negativamente sulle interazioni sociali e sulle decisioni lavorative. Pregiudizio: Un pregiudizio è un’opinione o un giudizio preformato, generalmente negativo, nei confronti di un individuo, un gruppo o un’idea, basato su stereotipi, generalizzazioni e informazioni incomplete o errate. I pregiudizi sono spesso radicati in convinzioni culturali e sociali e possono portare a discriminazione e comportamenti ingiusti.
Errori di Valutazione del Rischio: L’euristica della disponibilità può distorcere la nostra percezione del rischio, facendoci, per esempio, sovrastimare la probabilità di guadagno quando compriamo titoli in Borsa. Se qualcuno è in disaccordo su questo punto, può scrivermi in privato, cosi posso condividere con aneddoti i miei venticinque anni di esperienza sui mercati finanziari.
Perdita di Opportunità: L’euristica della familiarità può farci perdere opportunità di crescita e miglioramento, poiché tendiamo a rimanere in situazioni conosciute e confortevoli piuttosto che esplorare nuove possibilità. Non uscire mai dalla propria “comfort zone” non fa bene.
Conformismo: L’euristica della prova sociale può portarci a seguire la massa, anche quando le scelte della maggioranza non sono le migliori. Questo può limitare la nostra capacità di pensare in modo critico e prendere decisioni indipendenti. Siamo animali di branco, ma stare dalla parte delle minoranze può essere assai utile in molte occasioni.
In conclusione: per evitare scivoloni quando prendete una decisione, è utile porsi domande critiche. Chiedersi “Sto considerando tutte le informazioni disponibili?” o “Sto permettendo che le mie emozioni e i miei stati d’animo influenzino troppo questa decisione?” può aiutare a identificare e mitigare l’influenza delle euristiche e quindi a vivere meglio.