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La vita non è ciò che ci accade ma quello che facciamo con ciò che ci accade

Quante volte abbiamo pensato che tutto dovesse essere “perfetto” per poter eseguire la nostra miglior prestazione? Quante volte ci siamo preoccupati, perché qualcosa nei nostri programmi era andato storto? L’atleta vincente non si preoccupa che tutto sia “perfetto” ma, esegue la propria performance incurante degli ostacoli che incontra. Qualche anno fa, nel novembre del 1995, il violinista Itzhak Perlman si esibiva al Lincoln Center di New York. Ma quando iniziò a suonare qualcosa andò storto.

Una delle corde del violino si ruppe. Chiuse gli occhi per un momento, e poi accennò al direttore d’orchestra di ricominciare da dove si erano fermati. E suonò con passione, purezza e potere. Forse mai visti così in una sua esecuzione. Tutti sanno che è impossibile suonare un brano sinfonico solo con tre corde, ma quella notte Itzhak Perlman si rifiutò di saperlo. Modulò, cambiò, scompose il pezzo sinfonico nella sua testa per adattarlo a quella mutata situazione.  Quando finì non ci fu un applauso ma un’ovazione, alla quale lui rispose dicendo: “Sapete, talvolta è compito dell’artista scoprire quanta musica può ancora creare con ciò che gli è rimasto!”.

Nella nostra vita siamo spesso nella sua stessa condizione. Le condizioni non sono le migliori, le cose non sono andate come previsto. Abbiamo la convinzione che sia necessario qualcosa che non abbiamo per compiere la nostra impresa. Ma molto spesso il vero cambiamento non sta nell’aggiungere qualcosa. Sta nell’aprire quello che c’è e permettere che suoni nella nostra vita con tutta la passione e potere che possediamo.

Le nostre scuse, gli alibi che ci diamo, le nostre paure, i nostri dubbi, limitano fortemente le nostre capacità di realizzare la nostra miglior performance e riducono sensibilmente le nostre possibilità. La vita molto spesso ci offre un violino con tre corde ma quello è ancora una meravigliosa e piena opportunità. È decisamente compito nostro scoprire quanta musica possiamo creare con ciò che abbiamo.

Sono un High Performance Coach: alleno atleti professionisti, sportivi, manager e imprenditori che desiderano elevare il proprio livello di performance, migliorando lo stato di benessere. La mia specializzazione è lavorare su stress e pressione. Da atleta, analista finanziario, imprenditore ho sperimentato la stretta relazione tra pressione e performance. Saper gestire lo stress e la pressione è fondamentale per ottenere la massima prestazione sia in campo sportivo, sia nelle attività professionali.

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