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Io ti chiedo perdono per…

Questa mattina sono stato sorpreso da un messaggio inatteso, accompagnato da una foto.

“Buongiorno coach lei è mia mamma e non ricordo l’ultima volta che ero andato con piacere a fare colazione con lei al bar.   Il percorso, la mia voglia di mettermi in gioco, e la tua guida mi hanno cambiato la vita. Grazie”

Ci sono emozioni che nessuna “mastercard” ti può dare. Chiaramente lo racconto non certo per pavoneggiarmi, avendo sepolto l’ego da tempo, ma per offrire un’opportunità di riflessione e confronto ad altri, che pensano che nella vita non si possa perdonare, o non si possa cambiare il corso delle cose che ci rendono la vita amara.

Il messaggio si riferisce ad un lungo lavoro di cambiamento, riguardo ad un rapporto dichiarato finito, anni di rancore, comportamenti e giudizi mai perdonati, che avevano, (il verbo al passato a questo punto è d’obbligo) portato la persona che seguo a mantenere rapporti solo formali e mal digeriti con la mamma. Tra i vari passaggi del lavoro fatto insieme, un aspetto rilevante lo ha svolto il lavoro sul perdono. Un perdono a due livelli: il perdono verso sé stesso e il perdono verso la madre. E la cosa più bella e che all’inizio mi aveva detto che non ne sarebbe mai stato capace.

È un percorso difficile quello del perdono. Siamo così abituati a giudicare, criticare, rifiutare e condannare ciò che proviamo verso chi ci ha fatto del male. Per molti rappresenta un atto di debolezza, che rinnega l’accaduto. Perdonare non significa dimenticare, giustificare, condonare, o esonerare ciò che è accaduto, non rimuove i ricordi né il peso e il significato dell’accaduto.

“Scegliere di perdonare è una forma di discernimento: cogliere l’amore come unica realtà essenziale dietro gli infiniti colori della vita” Daniel Lumera

Perdonare significa liberare noi stessi e liberare ciò che ci lega a quella persona o a quell’accadimento. Perdonare significa ritrovare leggerezza d’animo, significa respirare di nuovo, significa rivedere con altri occhi e con un altro cuore. È una nuova assunzione di responsabilità verso sé stessi e verso gli altri. Perdonare dà la possibilità di vedere e di vivere le cose da una prospettiva superiore, di libertà e di consapevolezza. E quando avviene un cambiamento dentro di noi, anche quello esterno cambia.

Quando è stata l’ultima volta che ti sei perdonato e hai perdonato?

Tra dieci anni quale sarà la decisione che ti darà meno rimpianti?

Quando è stata l’ultima volta che ti sei dato il permesso di stare bene e che hai fatto stare bene qualcuno?

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Sono un High Performance Coach: alleno atleti professionisti, sportivi, manager e imprenditori che desiderano elevare il proprio livello di performance, migliorando lo stato di benessere. La mia specializzazione è lavorare su stress e pressione. Da atleta, analista finanziario, imprenditore ho sperimentato la stretta relazione tra pressione e performance. Saper gestire lo stress e la pressione è fondamentale per ottenere la massima prestazione sia in campo sportivo, sia nelle attività professionali.

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