Il cambiamento
Gennaio, mese di buoni propositi e desiderio di cambiamenti. Generalmente quanto parliamo di cambiamenti pensiamo sempre a qualcosa di materiale o ai cambiamenti legati alle abitudini: farò più sport, seguirò un regime alimentare diverso, ecc ecc. Oppure aspetti legati all’ambiente, aspetto che riguarda anche le persone: cambierò casa, cambierò lavoro, (secondo le statistiche ai primi posti della classifica), fidanzato/a ecc. Se dovessimo seguire il paradigma dei livelli logici di Robert Dilts, staremmo seguendo benissimo la sequenza ambiente, comportamento, capacità. Nell’ambito della crescita personale sviluppare delle nuove capacità va benissimo, così come è importante attuare nuovi cambiamenti in ciò che facciamo. Raramente però, ci concentriamo su noi stessi e ci focalizziamo sul nostro cambiamento interiore, sul ristrutturare le nostre credenze o nel modificare i nostri pensieri e di conseguenza occuparci di vivere meglio con noi stessi e con le nostre emozioni. Ormai è scientificamente dimostrato dalle ultime avanguardie della fisica quantistica, che il pensiero interagisce con la materia. La nostra capacità di cambiamento è legata alla nostra possibilità di riconoscere e accettare le nostre emozioni. Più siamo a nostro agio con ciò che proviamo – positivo, negativo e neutro che sia – più possiamo crescere e cambiare. Comprendere quali sono le emozioni che ignoriamo e quelle che riconosciamo ci permette di vedere quanto sostegno offriamo al nostro cambiamento. Non si tratta di diventare migliori o diversi: si tratta di imparare ad essere chi siamo.
Il vero cambiamento, quindi, deve avvenire a livello di coscienza; quando la nostra consapevolezza inizia a cambiare, inizieranno a cambiare anche i nostri pensieri. Nella misura in cui cambieranno i nostri pensieri, cambieranno di pari passo le nostre azioni, e di conseguenza la nostra realtà. Però non possiamo cambiare la nostra vita se continuiamo ad avere lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto finora. Dobbiamo quindi individuare quelle attitudini e quegli schemi disfunzionali che stanno creando dolore nella nostra vita e trasformarli grazie ad un atteggiamento diverso, presente e consapevole. Non dobbiamo rinnegare ciò che siamo, al contrario, accettarci ed amarci ma consapevoli che possiamo trasformarci in meglio. Spesso il cambiamento fa paura e questo stato ci blocca, impedendoci di fluire nel cambiamento. Il problema è che diamo alle emozioni il potere di condizionare la nostra vita, poiché siamo immedesimati con esse. Tuttavia, possiamo imparare a gestire le emozioni in modo diverso. Non possiamo e non dobbiamo cambiare le emozioni pensando che non vadano bene, semplicemente possiamo imparare ad accettarle come parte di noi stessi, consapevoli che noi non siamo le nostre emozioni e non rappresentano la nostra identità. Il vero cambiamento è nel ritrovare sé stessi, stando nel flusso della nostra evoluzione in tutti gli aspetti: nel corpo, nella mente e nello spirito.